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LO SPETTACOLO

LUIGI GRANELLO

VITE E STORIE DI CONFINE

TeatroE –EstroTeatro -EmitFlesti

adattamento e regia Mirko Corradini

 

dalla tesi di Alberto Frapporti

ricerca Simona Perrone

drammaturgia Gelsomina Bassetti

studio musicale Andrea Deanesi

tecnica Nicola Piffer

ringraziamo Federica Rigon per aver permesso di inserire le sue creature nella nostra scenografia

 

con Andrea Deanesi e Emilia Bonomi

e con Arianna Cattarini, Alessandra Dellantonio, Davide Ellena

NOTE DI REGIA

Questo spettacolo, come spesso accade, ha avuto inizio con un incontro e non poteva che raccontare un incontro.


Una sera, il solito bicchiere di buon vino ed un amico con cui chiacchierare. Si parlava di lauree e tesi. “Di che cosa parla la tua tesi?”. “Luigi Granello…” “Eh? Chi è Luigi Granello?” “Luigi Granello è un politico, docente irredentista, coerente, vero…”. Seguì quasi un’ora di monologo.

Ne uscii folgorato, quasi innamorato, con la voglia di conoscerlo. Luigi Granello: un politico che oggi stento a “rivedere” negli occhi dei nostri politici. Attento alla coerenza piuttosto che alla “poltrona”, concentrato sulle sue idee piuttosto che sul seguire quelle degli altri pur di avere un “ruolo”.

Un uomo senza difetti? No, come tutti… lui per esempio amava Pascoli!

Ne uscii con la voglia di raccontarlo e farlo conoscere. Ci siamo inventati un incontro. Fra una ragazza e un lui? Ma chi è LUI? No non può essere…

Un incontro in un mondo odierno, reale. Un mondo che oggi lui non amerebbe. Un mondo dove c’è chi vuole coprire tutto con una patina per non lasciarci vedere cosa c’è dietro. È come se un pittore dipingesse il nostro mondo con colori assurdi. Il problema è che se non ci prendessimo la responsabilità di guardare oltre quella patina colorata che tutto copre, non potremmo nemmeno vederla, arrivando a credere che la normalità sia quella davanti ai nostri occhi.

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